Conferenza stampa del 27 Gennaio 2018
Diventerà un polo di “educazione sanitaria” internazionale grazie al potenziamento delle attività dell’estensione didattica dell’ Università Dunarea de Jos di Galati.
Dal prossimo anno accademico i posti disponibili per medicina saliranno a 75 dagli attuali 60 e si sta lavorando alla definizione del primo master universitario di area medica in nutrizione e sanità. I master sono destinati ai medici già laureati che vogliano approfondire la loro specializzazione.
Un ulteriore sforzo si sta compiendo per l’apertura di corsi di medicina in lingua inglese (100 posti) e 25 per stomatologia. Le lezioni saranno tenute da docenti romeni nella sede ennese, ma in lingua inglese. Il livello di conoscenza linguistica richiesto per i corsi in inglese è il B2.
Le novità che prevedono una riduzione a 25 posti per il corso di laurea in professioni sanitarie, sono state presentate ieri mattina nel corso di una conferenza stampa dal direttore amministrativo dell’ateneo rumeno Cezar Bichescu, dall’amministratore unico del Fondo Proserpina e dal direttore Max Crisafulli.
Due le sedi per le attività amministrative e didattiche dell’estensione dell’ateneo di Galati. Oltre a quella di via Libero Grassi ad Enna Bassa dove si trovano laboratori ed attrezzature scientifiche, quella di via Enrico Mattei(complesso Enna due). Un ampliamento delle strutture disponibili essenziali in vista di un aumento esponenziale del numero degli studenti che a breve dovrebbero essere quasi 400.
Per essere sempre più in linea con il calendario didattico dell’Ateneo rumeno saranno previste due distinte sessioni di test di ammissione ai corsi di laurea in Medicina ed il conseguente avvio di due classi di lingua rumena, una primaverile ed una autunnale.
Di recente, l’Aracis (l’agenzia di valutazione universitaria romena equivalente del nostro Anvur), dopo avere completato la fase di valutazione con propri ispettori inviati nella sede ennese ha dato l’accreditamento definitivo per i due corsi attivi in estensione didattica riconoscendo gli standard di qualità nelle attività svolte.
Vladimiro Crisafulli ha sottolineato, nel suo breve intervento che l’Unione Europea, a seguito della richiesta di avvio della procedura di infrazione, ha ufficializzato che non è necessaria un accreditamento dei corsi in Italia una volta completata la procedura nello Stato da cui parte l’estensione. Una definizione da parte dell’UE che mette un ulteriore punto fermo nel lungo braccio di ferro con il Miur che ad oggi ha visto riconosciute le ragioni del Fondo Proserpina e della Dunarea de Jos su prosieguo attività e validità del titolo di studio conseguito al termine del percorso universitario.
Rimane ancora da sciogliere il nodo relativo sui tirocini all’Umberto I, mentre già sono attivi all’azienda sanitaria calabrese Bianchi- Malacrine- Morelli ed alcune strutture private convenzionate con il sistema sanitario regionale.